Siamo pronti? Mt 1,18-24

Dom 22 Dicembre 2019

La domanda è d’obbligo. L’Emmanuele, il Dio con noi, rinnova la sua presenza. E noi, stiamo per celebrare ancora una volta la sua venuta.
Siamo pronti? No, non dobbiamo guardare le nostre case, addobbate o meno; non dobbiamo pensare se i regali sono o non sono pronti; non dobbiamo neppure far andare il pensiero ai dolci, alla cucina, o alle mille altre occupazioni natalizie. Qui si tratta di dire a noi stessi se siamo davvero connessi, pronti ad accorgerci di quanto il mistero del Natale ci rivela di anno in anno. Sì, è vero, è sempre lo stesso evento, ma no, non celebriamo la stessa cosa. Perché? Beh, semplice. Emmanuele significa «Dio con noi», e «Dio con noi» significa incontro; e l’incontro accade quando le diverse libertà individuali si riconoscono. E allora la novità sta proprio qui: Dio si offre e noi lo facciamo entrare nella nostra vita riconoscendolo; allora l’incontro si genera, ed è sempre nuovo.

Ma questo è ancora solo un incontro personale. Oggi ci è chiesto di riconoscere la presenza di Dio tra noi, la sua prossimità tra noi come comunità di discepoli che attendono il suo continuo manifestarsi…anche quando questo disturba i nostri progetti. Giuseppe è il prototipo dell’accoglienza incondizionata e proprio per questo diventa testimone e strumento. È lui un figlio di Davide. È lui che crede e aderisce all’opera di Dio. È a lui che viene rivelato il nome, nome nel quale Giuseppe crederà.

E noi? Siamo pronti ad accogliere la novità che questo incontro racchiude? Siamo pronti a lasciarci sorprendere dalla novità custodita da un evento che ormai ci sembra di conoscere da sempre? Siamo pronti a riconoscere e accogliere l’Emmanuele?

Ecco, Signore, tutto è pronto. La Terra è pronta per accoglierti, le case sono pronte per accoglierti, il creato è pronto, le nostre chiese sono pronte: tutto ti attende. Eppure, Signore, il nostro cuore è distratto, occupato da mille e più cose; la nostra mente piena di mille pensieri; le nostre giornate piene di mille impegni.

Il tuo Spirito ci aiuti a lasciare il superfluo per farti entrare. Il tuo Spirito ci insegni a darti spazio perché tu possa essere, nella vita di ognuno, l’Emmanuele, il Dio con noi.

Vieni, Signore Gesù,
attesa del mondo!
Amen.
(suor Mariangela Tassielli)

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