Ritorno alle celebrazioni con il popolo

Come avevamo preannunciato la scorsa settimana, in questi giorni sono state pianificate le modalità operative per poter riprendere gradualmente le celebrazioni liturgiche con il popolo che, per la nostra Unità Pastorale è fissata per sabato 30 e domenica 31 maggio. Nella settimana che segue verranno riprese anche le Messe feriali.

Il tempo che ci separa da tale data è stato pensato per dare il tempo alle varie parrocchie di effettuare le necessarie pulizie e di organizzarsi con la nuova dislocazione dei posti dovendo mantenere, come da Protocollo sottoscritto tra la CEI ed il Governo, la distanza tra le persone di un metro laterale e frontale.

Con riferimento alla nota che Diocesi di Vicenza ha pubblicato il 14 maggio, è opportuno evidenziare alcuni aspetti per la partecipazione ai riti:

• l’accesso avverrà unicamente dalla porta principale, regolato dal servizio della Protezione civile – che ringraziamo per la gentile disponibilità – fino al raggiungimento del numero massimo di partecipanti consentito in relazione alla capienza delle chiese, rispettando le distanze di cui sopra
• si accede con mascherina che copra naso e bocca, si procede alla igienizzazione delle mani con l’apposito liquido posizionato all’ingresso e ci si siederà nel posto libero indicato
• non è possibile l’ingresso per chi presenta sintomi influenzali respiratori, temperatura corporea uguale o superiore ai 37,5° C, o è stato in contatto con persone positive a SARSCoV-2 nei giorni precedenti

Queste disposizioni regolano l’accesso alle chiese ma ve ne sono altre attinenti la preparazione e la pulizia dei luoghi e degli oggetti liturgici necessari e le modalità di celebrazione che trovate indicate nella tabella in ultima pagina.

Ci rendiamo conto che sono norme stringenti che non restituiscono nella sua pienezza il senso di una comunità che si ritrova a condividere la Parola di Dio e spezzare il pane eucaristico, ma vogliamo considerare questa ripresa come un primo passo che ci permette di ritrovarci come comunità cristiane. Crediamo però sia opportuna una riflessione che vada oltre gli aspetti meramente operativi del ritorno alle celebrazioni. In questi mesi abbiamo fatto un’esperienza di “vuoto”, nessuna Celebrazione, nessun incontro sulla Parola, niente catechesi, nessuna riunione o attività abituale…

Non ci è mancata però la possibilità di santificare il Giorno del Signore con la lettura e la meditazione della Parola di Dio, con la
preghiera in famiglia accompagnati dai sussidi che ci sono stati forniti, seguendo la Messa attraverso la radio, la tv e internet.
Da un lato abbiamo provato un’assenza ma nello stesso tempo la possibilità di un’esperienza altra di incontrare il Signore Gesù.

E’ vero che la pienezza dell’incontro nella celebrazione eucaristica con la comunità cristiana è la fonte a cui la nostra fede attinge, ma il ritorno alle Celebrazioni non deve farci dimenticare queste modalità di preghiera che abbiamo sperimentato e che affondano le radici direttamente alle origini della primitiva Chiesa che aveva incontrato il Signore.

Ma non dobbiamo dimenticare anche un altro aspetto: la vita delle nostre comunità dipende da noi, da come le sosteniamo con la nostra presenza e il nostro aiuto, non possiamo più pensare solo a “delegare gli altri”. Ed è per questo che chiediamo collaborazione nei tanti modi possibili: da subito serviranno persone per regolare l’accesso alle chiese quando non ci sarà più la protezione civile, aiuto a chi si occupa di mantenere pulite le nostre strutture, nei servizi delle celebrazioni, solo per fare alcuni esempi.

La sfida che sta davanti a noi nei mesi a venire è quella di non ridurre il nostro essere cristiani alla sola Messa domenicale, ma cercare di coltivare il desiderio di incontrare Gesù attraverso la sua Parola che, se meditata ed accolta, diventa luce e guida per la nostra vita di tutti i giorni e ci permetterà di capire come possiamo farci prossimo e aiuto nelle nostre comunità.

Grazie e buon cammino!