Messaggio di speranza – Gv 1, 1-18

Sab 04 Gennaio 2020

Il prologo del Vangelo di Giovanni è un testo mirabile, una sintesi vertiginosa della fede cristiana, un abisso di luce, che indica come Dio ha voluto entrare nella storia e diventare uomo. Parte dall’alto: “In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio”, ed ecco la novità inaudita e umanamente inconcepibile: “Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi”.

Innanzitutto, l’evangelista osa immergere il suo sguardo nell’eternità, tempo-spazio impossibile da comprendere pienamente all’uomo, così fragile e di passaggio in questo mondo. All’inizio, prima dunque della creazione dell’uomo, la Parola era, esisteva fuori del tempo, da tutta l’eternità. Era la parola di Dio, era Dio stesso. Ma questa vita divina ha voluto donarsi, uscire da se stessa, il Mistero ha scelto di fare compagnia all’uomo dentro le coordinate dello spazio e del tempo, è venuto sulla terra affinché l’uomo, fragile e limitato, lo ascoltasse e potesse conoscere e toccare con mano l’amore del Padre. Il Verbo di Dio è lo stesso Gesù, presente e operante nel mondo.

L’evangelista Giovanni non nasconde poi la drammaticità dell’Incarnazione del Figlio di Dio, sottolineando che al dono d’amore di Dio fa riscontro la non accoglienza da parte degli uomini. La Parola è la luce, eppure gli uomini hanno preferito le tenebre, hanno chiuso la porta in faccia al Figlio di Dio. È il mistero del male che insidia la vita degli uomini e che richiede vigilanza e attenzione perché non prevalga. Ma Gesù, il Logos, non desiste e non smette di offrire se stesso e la sua grazia che salva! Gesù è paziente, sa aspettare, aspetta sempre. E il prologo è un messaggio di speranza e di salvezza. E come l’apostolo Giovanni, anche chi lo incontra è chiamato a testimoniare con gioia il messaggio del Vangelo della vita, della luce, della speranza e dell’amore.

O Dio onnipotente ed eterno, luce dei credenti, ti sei fatto uomo per accompagnare con discrezione con tenerezza e potenza il nostro cammino faticoso. Sostienici sempre nelle nostre fatiche quotidiane, rendici testimoni fedeli e riempi della tua gloria il mondo intero

(A cura del Centro turistico giovanile)

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